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Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Il PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA
(art. 3 del D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999)

Che cos’è il P.T.O.F.?

E’ un piano:

che è pensato che contiene realistiche previsioni (commisurate a tempi e risorse)
che è comprensibile nell’insieme e nelle sue singole parti
che permette di comprendere e comunicare l’offerta formativa

E’ un piano di offerta:

che muove dalla lettura e dall’ascolto dei bisogni dei soggetti interessati e del territorio
che propone contenuti formativi e disciplinari concreti e fruibili come servizio
che dispone di risorse sufficienti per proporsi, mantenersi, rinnovarsi che verifica periodicamente i risultati

E’ un piano di offerta formativa:

che ha le premesse nella professionalità di chi lo propone
che considera preminente la persona e offre un sapere professionale aggiornato
che propone un percorso commisurato a diversi livelli di apprendimento che si aggiorna e sa rinnovarsi
È il documento scritto – costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto – col quale l’Istituto rende trasparente e leggibile ciò che fa (obiettivi, conoscenze, competenze, capacità) perché lo fa (obiettivi formativi) come lo fa (organizzazione).

Rappresenta pertanto un punto di riferimento per:

genitori che iscrivono i figli nelle classi dell’Istituto
alunni che fruiscono dei corsi di studio dirigente scolastico
docenti
personale ATA
enti territoriali – statali o locali , pubblici o privati – che in diverse forme si rivolgono all’Istituto per ottenere servizi inerenti alla formazione
libere associazioni di persone che in vario modo sono interessate ai risultati formativi ottenuti dagli alunni che frequentano o hanno frequentato l’Istituto.

Con il suo P.T.O.F. l’Istituto si assume un impegno definito e circoscritto nei confronti dell’utenza per il conseguimento del successo formativo. La modalità con cui l’Istituto assume le proprie responsabilità è autovalutazione. La valutazione dei risultati del P.T.O.F. è compiuta non soltanto in relazione ai risultati offerti dagli scrutini di fine anno ma anche a quelli delle analisi di tutte le attività assunte e sottoscritte. Secondo le modalità richieste dalla ‘certificazione di Qualità’, l’Istituto individua strumenti adeguati per misurare i risultati delle proprie attività. Tali risultati sono comunicati alle parti interessate secondo procedure predeterminate.

L’Istituto informa docenti, alunni, genitori sulle sue attività e problematiche:

il dirigente con lettere circolari, comunicazioni, convocazioni;
il coordinatore tramite registro di classe e comunicazioni dirette agli alunni e ai genitori;
il consiglio di classe con sedute aperte a genitori e alunni, e attraverso la comunicazione periodica ai genitori di alunni che presentino risultati negativi;
il docente con incontri settimanali per appuntamento con i genitori.

Come si forma il P.T.O.F.

Sulla base dell’analisi sia dei bisogni formativi dei soggetti interessati e del territorio sia delle risorse personali e materiali disponibili (o concretamente reperibili):
Il Collegio dei docenti lo elabora, tenuto conto delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio d’Istituto e delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli alunni, e dal personale ATA.
Il Consiglio d’Istituto lo adotta.
L’Istituto lo rende pubblico (Cfr. Manuale ‘Qualità’ P01) e, su richiesta, lo consegna agli alunni e ai genitori all’atto dell’iscrizione.
Tutti gli operatori e gli utenti dell’Istituto lo attuano.
Il Dirigente lo raccorda con gli enti locali, le istituzioni, le agenzie culturali, sociali ed economiche del territorio.
Ogni anno scolastico tutte le parti interessate dell’Istituto lo riconsiderano alla luce dei risultati ottenuti, lo aggiornano, lo modificano se necessario, lo propongono al Collegio dei docenti per l’approvazione e al Consiglio d’Istituto per l’adozione.

In allegato :

R.A.V.

P.A.I.